"Ho visto la creazione di personaggi che non sono figure convenzionali, ma hanno uno spessore reale, così come straordinariamente reale è il modo di trattare i tessuti.
Il plasticismo sottolineato da manto che avvolge le figure attesta un’arte fatta tutta di gesto espressivo. La pittrice porta l’osservatore a vivere la categoria del bello." Donatella Carraro "Dea Valdinocci propone alcune opere appartenenti a due cicli pittorici diversi: l’infanzia nel mondo e la magia dell’ ombra, rivelatrice dell’ essere. La pittura di Dea Valdinocci, pone al centro la figura, interpretata in modo originale , attraverso un " punto di vista " attuale , che attinge alla fotografia e al video. I suoi ritratti di bambini e di giovinette, ricordano " primi piani", in cui l’espressività del volto è rivelatrice di stati d’ animo e di una realtà interiore. Di grande intensità e suggestione emotiva sono i ritratti di bambini africani, la cui bellezza profonda e a volte dolente, ci rivela una condizione di "essere nel mondo". L’infanzia e la fanciullezza, è al centro dell’opera della Valdinocci, in consonanza con il suo impegno politico e sociale. Il ciclo delle ombre, è particolarmente interessante, poiché realizzato con una tecnica di sovrapposizioni di sabbia e colore che crea effetti prospettici dinamici, assai suggestivi visti a distanza. Le ombre disegnano eteree siluette di persone in candide spiagge che paiono deserti, delimitati da un luminoso orizzonte, in cui si rivela il senso dell’esistenza in un gesto, in una postura, in un attimo di vita. Significativo il dittico del bambino the lancia la palla: un attimo prima la palla e pronta al lancio, l’ attimo dopo non c’è più ; 1’ atto si è compiuto, il tempo è trascorso." Lia Briganti “Dea Valdinocci si pone come la pittrice che ha intrapreso la strada della ricerca concettuale: le sue ombre, il soggetto più significativo delle sue opere, rappresentano la ricerca di un’identità perduta, elementi appartenenti al reale del quale non si conoscono le fisionomie di appartenenza. Ella ha interpretato quel disagio sociale in cui, la solitudine e la depressione riducono le ombre appunto, individui che avendo perso la capacità di ascoltare se stessi, hanno perso la loro identità.” Antonio Dal Muto "Dea Valdinocci propone una pittura che ha come soggetti principali
la figura e il ritratto, interpretati con uno stile originale e personale. La Valdinocci, coglie le suggestioni dell’ inquadratura contemporanea, dalla fotografia alla ripresa video e ne traspone 1’evidenza e la plasticità su tela, ottenendo incantevoli risultati. La preparazione materica della tela e la ricerca del chiaroscuro, in particolare nei toni del blu e del bruno, sono fattori cardine che donano un’allure espressiva quanto emotivamente coinvolgente ai ritratti di bambini e ragazze. II realismo, riconoscibile come impianto figurativo e compositivo nella pittura della Valdinocci, è trasfigurato dalle scelte cromatiche e dagli sfumati, che creano 1’ atmosfera del quadro; l’artista è sempre sensibilmente attenta a donarci il soggetto del ritratto nella sua delicata e profonda umanità. L’ omaggio ai medici-clown , ritratti in due opere in cui i colori vivaci sono dominanti, è testimonianza di una nuova realtà di solidarietà e gioia che questi medici portano tra i piccoli pazienti degli ospedali di tutto il mondo. La scelta di ritrarre fanciulli e scene di vita quotidiana di popoli e culture africane e orientali, come l’ omaggio ai medici-clown, è legata anche all’interesse dell’ artista per culture diverse da quella occidentale e al suo impegno sociale per la pace e la fratellanza tra i popoli." Lia Briganti |